Visualizzazioni totali

mercoledì 4 giugno 2025

Il Richiamo di Ancora

Sono caduto in volo,
mai più ho toccato un fondo.
Il fondo scendeva
Vivo da mesi
in una stanza senza cielo.
Buio e porta chiusa.
Il desiderio, un'overdose
di ricordi velenosi, è collassato.
lo che ho smesso di volere
persino un caffè caldo, al mattino.
lo che non ho più lacrime
ma sento piangere, ovunque.
Non è tutta colpa mia.
La vita è straripata, ha trascinato un
cuore
che ha perso l'appiglio,
stringe ora quel vuoto che lasci
per non perdersi.
lo che mi sono arreso
senza dirlo a nessuno.
Sorrido per abitudine, non per gioia.
Non voglio sparire,
ma nemmeno continuare così.
Ascolta, non c'è rimedio. Non faccio
promesse,
ma cerco di mantenerle
con un filo di voce spoglia,
che ti chiama piano: Ancora.
Se leggi queste parole
è perché qualcosa in te
sta cambiando, sta tornando.
Sono ancora vivo.
Adesso. Qui.
Nel buio più fitto
che mi ha tolto tutto:
nome, sogni, emozioni, direzione.
Non dirlo a nessuno.
Non avere un piano: l'unica cosa che va
secondo i piani
è I'ascensore.
Preparo corpo e anima.
Lascia che sangue, sudore e lacrime
riprendano la sinfonia,
accordando un cuore scordato che ha
perso il tempo,
in nessun luogo.
Qui, nel buio, cerco crepe
per un millimetro di luce.
Non perché serva, ma perché esiste.
Non cercare la felicità, giungerà da sola.
Cerca un respiro soffocato dal pianto.
Uno solo, quello che riesci:
tienilo con te
come si tiene la mano
a un amore che ha avuto paura d'uscire
lo non so la via d'uscita.
Ma so che si può camminare
anche con un cuore rotto.
Resto muto, anche quando tutto
grida: "È tardi!"
Non è mai troppo tardi per rinascere.
Se leggi queste righe scritte col sangue
del mio cuore,
stai già tornando un po'.
E questa è luce.
È inizio.
È vita che non ha smesso d'amarti.


Nessun commento:

Posta un commento