Ho conosciuto un altro...
Una frase.
Solo quattro parole.
Eppure bastano per distruggerti.
Lo dice con calma,
come se stesse leggendo l'oroscopo.
Come se non sapesse cosa significa
per te.
Ma ormai non ha importanza, non importa cosa provi.
Tu resti zitto,
perché qualsiasi cosa diresti non cambierebbe nulla.
Lo capisci dal tono: ha già preso la decisione.
Senti il gelo dentro: non urli, non piangi.
Il dolore vero non fa rumore,
si nasconde nei silenzi.
Quella sera ti guardi allo specchio
e ti chiedi:
"Cosa ha in più di me?"
Ma sai già che non troverai la risposta lì.
Lo fai lo stesso, come se fosse un rito.
La mente inizia a impazzire.
Rivivi ogni momento,
ogni segnale ignorato,
ogni volta che l'hai sentita distante...
e hai fatto finta di niente.
Ti sembra di capire tutto,
ma ormai è troppo tardi.
Cerchi una colpa, un errore,
un motivo.
Ma non sempre c'è una spiegazione.
A volte l'amore finisce
senza fare rumore.
Semplicemente... svanisce.
Ti senti vuoto,
come se ti avessero strappato
qualcosa.
E forse è così:
ti hanno tolto un futuro che stavi
già immaginando di vivere.
Ma quel dolore... serve.
Perché, davvero, da lì inizi a capire chi sei,
non chi eri per quella persona.
Chi sei per te stesso.
E vale cento volte di più.
"Ho conosciuto un altro" non è la tua fine.
È solo l'inizio di qualcosa di nuovo:
più duro, più vero, più tuo.
Ma devi accettare che quello che hai vissuto non tornerà mai più.
Chi ti ha ferito, crede di averla passata liscia.
Ma la vita ha un'abitudine curiosa: prima o poi ti presenta il conto.
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