Non c'è più linfa nelle foglie.
Il meglio di me si è spento in sogni
maledetti.
Stava con me, anche se non c'era.
Si aggirava per casa,
un fantasma che scompare
e riappare
Flashback nella mente, negli occhi,
nel cuore, intermittenti come luci a
Natale.
Dormiva con me, me ne accorgevo dal
profumo nell'aria,
con lei mi svegliavo al mattino
Ascoltavo il suono del mare, guardando i
suoi occhi.
Emergono ricordi lontani,
che mai si estinguono:
le anime si ritrovavano unite.
Gocce dello stesso cielo cadono
e si fondono col mare.
Danzano,
la danza degli inseparabili.
In una fortezza di ricordi,
invento rebus di frasi e parole d'amore
che parlano di te;
tremule, dal cuore le trascino come
pietre.
Loro mi tengono lontano da tutti,
lontano dalla pazzia, dal suicidio.
Poesia protetta dai diritti d'autore. Pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633 e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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