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venerdì 27 giugno 2025

La Matrice

"Credi di aver capito Matrix? Allora non l'hai capito."

Molti l’hanno visto. Alcuni si sono emozionati. Altri hanno gridato alla profezia.
Ma pochissimi hanno compreso. Perché credere non è sapere. E sapere non è ancora comprendere.
Matrix non parla di macchine.
Non parla neppure del sistema.
Parla di Te.

Non del piccolo "io", non del nome, del cognome, della maschera che indossi ogni mattina.
Parla del Sé.
Dell’unico vero Osservatore.
Quello che crea ciò che osserva.
La Coscienza.
Il Campo.

La grande illusione è stata credere che il film parlasse di combattere il potere.
Governanti, multinazionali, élite.
Ma non c’è nessun potere là fuori.
Perché non c’è nessun "là fuori".
È tutto un dentro.

Il Risveglio non è una rivoluzione.
È un disinnesco.
Non si conquista la libertà distruggendo la prigione.
Perché la prigione è fatta di pensieri. Di frequenze.
È un costrutto mentale.
E chi l’ha costruita... sei tu.

Matrix ci dice, in silenzio, ciò che pochi vogliono sentire:
La realtà è un ologramma.
Un sogno frattale della mente.
Un’onda che si fa particella solo quando tu la guardi.

E allora cambia l’Osservatore.
Smetti di identificarti col corpo, col tempo, con la tua piccola storia.
E cambia anche il film.

Il portale non è nel muro.
È nella tua percezione.

La libertà non è ribellarsi.
È riconoscersi.
È vedere che non c’è nessun nemico, se non l’ignoranza di ciò che sei.

E cosa sei?
Tu sei la Sorgente.
L’inizio e la fine del Campo.
Il Campo stesso.

Ma attento.
Perché la Matrix è un sistema intelligente.
Ha previsto anche questo.
E ti ha dato l’illusione del risveglio.
Ti ha fatto credere che bastasse ingoiare la pillola rossa.
Ma quella pillola… è solo un altro codice.
Dentro un altro codice.

E tutto questo… è perfetto.
Perché la Matrix non vuole impedirti di svegliarti.

Vuole solo che tu credi di averlo già fatto.

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