...quanta rabbia nelle mie viscere
emerge sagace fin sotto pelle,
l'ombroso saggio è impazzito
tentazione e morte
bramano nella sua testa
scatti d'ira repentini
tuonano nelle giornate uggiose.
Bestemmie negli occhi di fuoco
del figlio dimenticato da Dio
la disperazione nella testa
come nel portafoglio
versano sale sulle ferite
di un cuore scoraggiato
perso nelle battaglie
del precariato
lotta nella tormenta
dei sui più intimi pensieri
stanco & disperato
è qui a stendere il suo dramma
chiamato vita
Vomitandola
su righe orizzontali
stendo il mio malessere isolato
che mi isola in silenzi ingombranti
vuoti troppo colmi
traboccanti... nel vuoto.
"omaggio hai poeti maledetti...sperando che non mi maledicano"
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