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martedì 3 novembre 2015

Distante

Appollaiato 
a testa in giù
sul ciglio della vita
simile ad una candela 
accesa che va consumandosi
ci scivola ai lati inosservata
la morte.
Solo a contare gli anni
il passato è dietro l'angolo
col sorriso meschino
ed il pugnale sporco di sangue
il suo sguardo d'assassino,
sanguinante
giace la speranza
tra vecchie strade
lastricate di sogni
infranti.
Mercanti in festa
ora che:
ci hanno ucciso il futuro.
Fermo. Muto. Immoto.
Osservo...
questa realtà fittizia
in un mondo immondizia
in mezzo alla gente
indifferente
mentre tutt'intorno
l'inverno proclama
la sua idea col freddo
venti taglienti...
rimango distante
tra milioni di passanti
...incuranti che vanno avanti
come se fosse niente.

Poesia protetta dai diritti d'autore. Pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633 e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.

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