La mia poesia più bella
è quella che devo scrivere
perché ogni qual volta che ritorna
cambia sempre rima.
Ho perso stelle sulla via
frammenti che ostacolano e impediscono
alla serenità di trovar pace...
che disperata l'ha trovata nella follia
per sfuggire, alla malinconia.
l'Anima e: "da un'esistenza
che aspetta le risposte,"
scordandosi le domande
e le cause di quest'agonia.
Chiudendo la porta della Speranza
con urgenza entrambi sentimmo la mancanza.
Di danni ne ho fatti,
ed eccitante è stata l'atmosfera
di rimediare in qualche angolo buio
buone compagnie.
E' come farsi di magia per non fermare l'allegria
farsi di sguardi fino a sballarsi
di baci e di poesia
la senti Salire....
simile ad un embolia
e spartirsi il fuoco senza gelosia
buttarsi in gioco, nell'aria di un'acrobazia
e tutta un'altra storia e così sia.
Ho preso a calci
l'Inverno
perché volevo che la Primavera fosse Mia.
Le mie Estati più matte
son quelle che ho bruciato
restando in città desolate
masticando grumi di noia per compagnia.
Gli amori più grandi che ho avuto
son quelli tenuti peggio
come libri sfogliati in fretta
e finali letti senza bramosia
riposti in libreria
a prender polvere
tra rimandi e decisioni
ci fosse mai stata parità;
ed eccola qua
la mia follia
a stendere righe orizzontali
sugli stenditoi del Cielo
la storia della Vita mia.
"Buttando l'amo nello stagno della mia fantasia."
Nessun commento:
Posta un commento