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venerdì 15 agosto 2025

Cambiamenti post COVID

Dal 2020 abbiamo iniziato a fare selezione.

Di amici, di inviti, di chat a cui rispondere.

Abbiamo capito che quel “prendiamoci un caffè” era spesso solo un modo elegante per dire “mai nella vita”.

Le comparse sono sparite.

I legami di cartone si sono accartocciati al primo lockdown.

E il silenzio, da evitato, è diventato confidente.

Perché spesso era più sincero di certe conversazioni.

Nel frattempo il cerchio si è ristretto.

Ma è diventato vero.

Ci stanno dentro pochi volti, qualche cane, due gatti e un paio di esseri umani che non ti scrivono solo quando hanno bisogno.

Gli anni post-covid non sono stati quelli della rinascita, ma quelli in cui abbiamo smesso di voler rinascere per forza.

Perché, a un certo punto, si capisce che rinascere va bene... Ma solo con chi sa restare anche quando si muore un po’.

domenica 10 agosto 2025

L'idea di Te

 Cara Ex...

Stai tranquilla, non mi manchi tu.

Mi manca la versione di te che mi ero costruito nella mia testa e che, spoiler, non è mai esistita. Ho passato molto tempo a pensare a quanto fossi speciale, a quanto saremmo stati bene insieme, a che relazione meravigliosa sarebbe stata la nostra... Poi mi sono accorto che quell'idea di te esisteva solo nella mia fantasia e che quell'idea di "noi" era soltanto il frutto delle mie illusioni.

Chiariamo: mi manca la bella persona che credevo che fossi, non tu.

È stato bello, certo, ma a un certo punto si cresce, si aprono gli occhi e si smette di dare "oro" a chi è solo "carta stagnola".

Ora ti lascio andare. O, meglio, lascio andare l'idea che mi ero fatto di te. Voglio rimettermi al centro della mia vita, voglio tornare a sorridere.

Non ti auguro il male, ti "amo" troppo per farlo, anche se sono sicuro che il male te lo sei fatto da sola, riempiendo un vuoto con chiunque. Ti auguro solo di aprire gli occhi anche tu, di capire e di iniziare a trattare gli altri come vorresti essere trattata.

Addio per sempre e buona vita.

©️ Antonio Donato 𝐂𝐨𝐩𝐲𝐫𝐢𝐠𝐡𝐭 

Legge sulla proprietà intellettuale. n. 633 del 22.04.1941

sabato 9 agosto 2025

Ghosting: da fenomeno digitale a epidemia relazionale.

 Il Ghosting: Sparire nel Nulla, e le Conseguenze di un Silenzio

Il ghosting è un fenomeno relazionale che ha guadagnato molta visibilità con l'era digitale. Si tratta di una pratica dolorosa e spesso confusa: si interrompe bruscamente ogni comunicazione con una persona senza fornire alcuna spiegazione. Invece di affrontare la situazione e dare un chiarimento, chi fa ghosting scompare nel nulla, ignorando messaggi, chiamate e qualsiasi altro tentativo di contatto.

Questo comportamento passivo-aggressivo non è nuovo, ma internet e i social media lo hanno reso più comune, perché rendono più semplice sottrarsi alla responsabilità emotiva di una relazione. Secondo alcuni sondaggi, tra il 50% e l'80% delle persone tra i 18 e i 33 anni ha avuto a che fare con questo fenomeno, che può riguardare relazioni romantiche, amicizie o perfino rapporti di lavoro.

Perché le persone fanno ghosting?

Le ragioni dietro il ghosting sono complesse e spesso derivano da una combinazione di fattori psicologici e sociali:

 * Evitare il conflitto: La motivazione più comune. Chi fa ghosting evita il disagio e il confronto di una rottura ufficiale, pensando che sia un modo più "facile" per porre fine a una relazione.

 * Mancanza di empatia: Chi sparisce potrebbe non rendersi conto o non preoccuparsi del dolore che la sua azione causerà.

 * Paura dell'impegno: Alcune persone fanno ghosting quando sentono che una relazione sta diventando troppo seria.

 * Problemi di autostima: Potrebbero sentirsi inadeguati o insicuri, preferendo sparire piuttosto che affrontare la possibilità di un rifiuto o di una discussione.

 * Stili di attaccamento disfunzionali: Il ghosting può essere l'esito di relazioni affettive sbagliate del passato, che portano a gestire i problemi con una grande immaturità psicologica.

Le conseguenze per chi subisce il ghosting

Il ghosting ha effetti psicologici profondi e dolorosi, perché il rifiuto sociale attiva nel cervello gli stessi percorsi neurali del dolore fisico.

 * Senso di confusione e mancanza di chiusura: Senza una spiegazione, la persona ghostata è lasciata a chiedersi cosa sia successo, rivedendo ogni conversazione per capire se ha detto o fatto qualcosa di sbagliato.

 * Danno all'autostima: Chi lo subisce potrebbe iniziare a credere di non valere abbastanza da meritare una spiegazione, sentendosi invisibile e insignificante.

 * Ansia e insicurezza: Il ghosting può causare una forte ansia e insicurezza riguardo alle future relazioni.

 * Difficoltà a fidarsi: Dopo essere stati ghostati, è molto più difficile fidarsi di nuove persone.

Come distinguere il ghosting da una semplice assenza

È importante notare che non ogni volta che una persona non risponde ai tuoi messaggi si tratta di ghosting. Ci sono segnali distintivi che lo rendono riconoscibile:

 * Silenzio persistente: Il ghosting è caratterizzato da un silenzio persistente, anche dopo diversi tentativi di contatto.

 * Assenza di spiegazioni: Anche se la persona dovesse riapparire (un fenomeno chiamato zombieing), non offrirà mai una vera spiegazione per la sua assenza.

 L'assenza è totale: Non solo non risponde ai messaggi, ma sparisce anche dai social media o non interagisce più in alcun modo.

In sintesi, il ghosting è un modo immaturo e crudele di gestire le relazioni. Sebbene possa sembrare la via più semplice per chi lo pratica, le conseguenze emotive per chi lo subisce sono spesso devastanti. È un promemoria dell'importanza della comunicazione, della trasparenza e del rispetto nelle interazioni umane, anche quando una relazione deve giungere al termine.

Domande:

E tu, hai mai fatto o subito ghosting? Qual è stata la tua esperienza e come l'hai gestita?

Credi che il ghosting sia solo un fenomeno digitale o che sia sempre esistito, con nomi diversi? Raccontaci il tuo pensiero nei commenti!

Secondo te, qual è il modo migliore per affrontare un ghosting e andare avanti?